La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto modifiche alla disciplina dei crediti d’imposta 4.0 e 5.0 (art.1 commi 427 a 429 e 445 a 448 L.207/2024).
Per quanto riguarda i crediti 4.0 nel 2025 spetterà soltanto il credito sui beni strumentali materiali Industria 4.0, poiché il credito sui beni strumentali immateriali 4.0 pari al 10% dell’investimento, è stato abrogato, appunto per gli investimenti 2025.
Riepilogando i “crediti 4.0” 2024 e 2025:
• Per i beni strumentali materiali Industria 4.0 – codice tributo 6936 - (allegato A, legge 11 dicembre 2016, n. 232) ex art.1, co.1057-bis, L.178/2020 per gli investimenti effettuati dal 2023 al 2025 (o 30/6/2026 con prenotazione) il credito spetta nella misura del:
-20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
-10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro
-5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro (limite massimo annuale dei costi complessivamente ammissibili)
• Per i beni strumentali immateriali Industria 4.0 – codice tributo 6937 - (allegato B, legge 11 dicembre 2016, n. 232):
-per gli investimenti effettuati nel 2024 (o 30/6/25 con prenotazione) ex art.1, co.1058-bis L.178/2020, il credito spetta nella misura del 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione
Inoltre per quanto riguarda i crediti 4.0 per i beni materiali, sempre per il 2025 viene introdotto un limite massimo di spesa, ossia un tetto massimo nazionale al raggiungersi del quale non si può più fruire del credito. Tale limite è 2,2 miliardi di euro.
L’impresa deve quindi inviare telematicamente al MIMIT una comunicazione con l’ammontare delle spese sostenute e il credito maturato sulla base del Modello di cui al DM 24/4/24. Il MIMIT a sua volta trasmette ad Agenzia Entrate l’elenco delle beneficiarie con l’ammontare del credito utilizzabile secondo l’ordine cronologico di ricevimento delle comunicazioni.
Eccezione fanno gli investimenti per i quali entro il 31/12/24 (data di pubblicazione della Legge di Bilancio) si era concluso l’iter di prenotazione, ossia l’accettazione dell’ordine e il pagamento degli acconti nella misura almeno del 20% del costo di acquisizione.