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Pillola news
28/06/2024

I figli a carico nel modello redditi PF 2024

Autore:
Dott.ssa Vittoria Meneghetti e Dott. Paolo Meneghetti per Ratio

L’articolo 1 del D.Lgs.230/2021 ha istituito, a decorrere dal 1° marzo 2022, l’assegno unico e universale per i figli a carico, che costituisce un beneficio economico attribuito, su base mensile, per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno successivo, ai nuclei familiari sulla base della condizione economica del nucleo, in base all’ISEE.

In conseguenza dell’entrata in vigore dell’assegno unico, l’articolo 10, comma 4, del medesimo decreto ha modificato l’articolo 12 del TUIR, contenente la disciplina delle detrazioni per carichi di famiglia, con l’effetto che, sempre a far data dallo scorso 1° marzo 2022:

a) cessano di avere efficacia le detrazioni fiscali per figli a carico minori di 21 anni;

b) cessano di avere efficacia le maggiorazioni delle detrazioni per figli minori di tre anni, per i figli con disabilità e quelle per ciascun figlio a partire dal primo, per i contribuenti con più di tre figli a carico;

c) è abrogata la detrazione per famiglie numerose (in presenza di almeno quattro figli)

Ciò significa che mentre l’anno scorso il quadro del modello dichiarativo sui familiari a carico, colonna “n.mesi detrazione figli” era suddiviso in 2 colonne: gennaio/febbraio e da marzo 2022 se 21 anni o più, quest’anno – 2023 – il quadro prevede nella colonna “n.mesi detrazione figli” di indicare solo il numero dei mesi dei figli a carico con 21 anni o più, ricordando che un figlio è considerato a carico se:

- Con più di 24 anni, percepisce un reddito inferiore/uguale a 2.840,51 euro

- Con meno di 24 anni, percepisce un reddito inferiore/uguale a 4.000 euro

Per quanto riguarda le colonne 5 e 7, ossia il numero dei mesi a carico e la percentuale spettante, si ricorda che:

- Colonna 5 (n. mesi a carico): occorre indicare il numero dei mesi dell’anno durante i quali il familiare è stato a carico. Scrivere ‘12’ se il familiare è stato a carico per tutto il 2023, se invece è stato a carico solo per una parte del 2023, scrivere il numero dei mesi corrispondenti. Per esempio, per un figlio nato nel mese di agosto scrivere ‘5’.

- Colonna 7 (percentuale di detrazione spettante): occorre indicare la percentuale di detrazione spettante.  Si fa presente che la detrazione per figli a carico non può essere ripartita liberamente tra entrambi i genitori. Se i genitori non sono legalmente ed effettivamente separati la detrazione per figli a carico deve essere ripartita nella misura del 50% ciascuno, salvo la possibilità di comune accordo di attribuire l’intera detrazione al genitore con reddito complessivo più elevato per evitare che la detrazione non possa essere fruita in tutto o in parte dal genitore con il reddito inferiore.

L'assegno unico è riconosciuto ai nuclei familiari:

a) per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, decorre dal settimo mese di gravidanza;

b) per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, per il quale ricorra una delle seguenti condizioni:

1) frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;

2) svolga un tirocinio ovvero un'attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;

3) sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l'impiego;

4) svolga il servizio civile universale;

c) per ciascun figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

c-bis) se nuclei familiari orfanili, per ogni orfano maggiorenne a condizione che sia già titolare di pensione ai superstiti e riconosciuto con disabilità grave.

L’assegno viene erogato previo domanda telematica da presentare attraverso il sito dell’INPS o tramite gli istituti di patronato. A partire dal marzo 2023, chi ha già beneficiato dell'assegno non ha bisogno di rinnovare la domanda. L'Inps corrisponde d'ufficio l’assegno.

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