La Costituzione della Repubblica Italiana all'articolo 53 afferma che: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.”

La Legge di Bilancio 2025 nei commi da 2 a 9 dell’articolo 1 (Misure concernenti l’IRPEF) segue il dettato costituzionale.
L’accorpamento dei primi due scaglioni di reddito in uno solo fino ai 28.000 euro con aliquota al 23%, fermi restando gli altri scaglioni di reddito e delle relative aliquote, favorisce i redditi più bassi. Ancora il comma 2 eleva da 1.880 euro a 1.955 euro le detrazioni per reddito da lavoro dipendente previste con riferimento ai redditi fino a 15.000 euro.

Con diverse misure in base alle fasce di reddito (fino a 20.000, da 20.000 a 32.000, da 32.000 a 40.000) per i titolari di reddito di lavoro dipendente, ad eccezione dei percettori di redditi da pensione, una percentuale del reddito non concorre alla formazione della base imponibile di calcolo dell’IRPEF.

Inoltre per i redditi da lavoro dipendente fino a 40.000, il reddito prodotto catastalmente dall’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e di quello delle relative pertinenze non va assoggettato a tassazione.

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